Fui uno dei primi in Italia a vedere Xbox Series X alla cerimonia dei Game Awards lo scorso anno, e esclusi giornalisti del settore e influencer vari, sono stato uno dei primi in assoluto, a prenderla al Day One il 10 Novembre…
Il mio primo Day One di una console, da ormai una vita che mi lega a questa passione.
Incredibile ma vero!
La storia che mi lega all’acquisto di questa Xbox è singolare e almeno per ora non la condividerò, perché altrimenti toglierebbe tempo e voglia a chi si aspetta da parte mia, delucidazioni sulla macchina in questione.
Iniziamo con una frase che già da sola potrebbe essere esaustiva e per certi versi sbrigativa ma efficace.
Xbox Series X è la console più potente del mondo!
Si, lo è ragazzi.
Seppur non ci siano ancora titoli in grado di sfruttare al 100% l’incredibile hardware messo a disposizione da Microsoft, per una settimana intera ho messo alla prova con una gran quantità di titoli, la bontà di quelle che sono le capacità che la macchina offre oggi!
Indice:
Design
Partiamo però dal design. La Torre di Redmond mostra solidità ed imponenza, non appena l’avremo tra le mani e ci sarà la possibilità di scartare la bellissima confezione, con cui Microsoft ha deciso di presentare il suo bolide.
A livello visivo la console non stanca neanche per un momento! Seppur ben visibile sulla mia postazione di gioco, grazie alle sue particolari dimensioni, essa non salta mai all’occhio in modo aggressivo ma anzi, tra una sessione di gioco e l’altra (almeno personalmente) mi sono trovato più volte a guardarla con fierezza e gioia, sia quando avevo la possibilità di osservarla alla luce oppure al buio nel piccolo cerchio luminoso, ad indicare la X tipica delle console Microsoft.
Primo avvio, Dashboard e impostazioni
Se c’è una cosa davvero impressionante secondo me, questa è la prima accensione della console!
Sono distanti i tempi della Xbox One di fine 2013, in cui il primo avvio risultava scomodo e a tratti macchinoso! Attraverso l’app ufficiale Xbox utilizzabile da Smartphone, la prima configurazione della macchina avviene davvero in un attimo, con estrema semplicità, fornendo un ambiente totalmente sicuro e immediato ad ogni tipologia di utente.
Parlando della nuova Dashboard, sicuramente presenta tante piccole migliorie rispetto al passato, tra una maggiore personalizzazione del profilo ed una schermata home più accattivante! Tuttavia essendo una leggera evoluzione di uno scheletro già precedentemente visto con Xbox One, manca di quel fattore “novità”, che dal punto di vista estetico, avrebbe potuto dare quella sensazione “next-gen” in tutto e per tutto.
Notevoli invece sono le impostazioni della console, per quanto riguarda l’ottimizzazione per i giochi, in base alla nostra TV.
In qualsiasi momento in Generali->Opzioni di visualizzazione e TV, avremo la possibilità di impostare al meglio la risoluzione della nostra TV, in base alle possibilità che essa ci offre e per di più se abbiamo un televisore di ultima generazione, con pieno supporto ai 120Hz e alle porte HDMI 2.1, andando su Avanzato e in Modalità Video, si avrà la possibilità di ridurre ulteriormente l’input lag del pannello con la “modalità automatica a bassa latenza” e di impostare al meglio la sorgente relativa alla frequenza del nostro SMART Tv con la VRR (Variable Refresh Rate) detta in altri termini, come frequenza di aggiornamento variabile!
Grazie a queste impostazioni, la console rappresenta il massimo punto di incontro, per chi cerca sempre e comunque un’esperienza di gioco ottimizzata anche su console, in base a quelle che sono le sue configurazioni di partenza!
Giochi ottimizzati Series X|S, Servizi, Retrocompatibilità
Come abbiamo detto molte righe addietro, Xbox Series X pur non avendo una vera e propria Line-Up di lancio, caratterizzata da alcuni dei suoi titoli First party più celebri, offre fin da subito e senza particolari costi aggiuntivi, la possibilità di giocare ad una mole di contenuti a dir poco notevole e al centro di tutto ciò c’è ovviamente il Gamepass, che nella sua versione “Ultimate”, con l’introduzione di tutta la libreria di EA Access, diventa un servizio praticamente irrinunciabile già al lancio e il vero e proprio fulcro dell’offerta ludica di Microsoft!
L’idea di base, ossia quella di proporre fin dal Day One al costo di pochissimi euro, una libreria piena di titoli eccellenti, da poter giocare nella loro forma migliore, funziona alla grande ed essa raggiunge il suo massimo picco (per ora) con i titoli “ottimizzati” per la next-gen, che seppur non riescono a bilanciare completamente il peso di una o più esclusive Microsoft, realizzate appositamente per le nuove console, insieme ad una solidissima retrocompatibilità con praticamente tutti i titoli in formato fisico e digitale che avete nella vostra collezione, tutto ciò (almeno nel mio caso), è riuscito a colmare pienamente la mancanza di titoli next-gen per ora.
Temperatura e rumore, Auto-HDR, nuovo controller e Quick Resume.
Se da una parte l’esordio “in silenzio” di Microsoft, per quanto concerne i titoli First Party next-gen, è qualcosa che sicuramente ha il suo peso in negativo, la silenziosità della console quando entra in azione invece, anche a fronte di un carico di lavoro non indifferente, è davvero surreale ed ha il suo incredibile peso in positivo!
Gli unici momenti in cui la console “si fa sentire” per così dire, è nell’installazione dei titoli dal disco, perchè sennò la Torre di Redmond oltre a non farsi praticamente mai sentire, indipendentemente dalle ore di gioco accumulate e dalla sua accensione, la temperatura rimane sempre a livelli molto bassi, quasi come se il tempo passato dal suo avvio, sia effettivamente breve.
Altra caratteristica davvero incredibile di questa console e simbolo della filosofia Microsoft, legata alla piena ottimizzazione di titoli piuttosto datati tecnicamente, è la funzione di Auto-HDR, che permette alla macchina automaticamente e grazie ad un algoritmo, di convertire le immagini da SDR in HDR, in tutti i titoli che in origine non supportavano tale tecnologia!
Personalmente ho avviato un titolo come Dark Souls Remastered e posso dire che i risultati raggiunti in tal senso sono davvero notevoli, con shader degli scudi metallici più convincenti, dettagli delle armature più nitidi ed una maggior cura sulle superfici e il terreno.
Una tecnica che permette a moltissimi giochi, quasi di rinascere in una forma del tutto nuova, oltre che beneficiare di una risoluzione e di un frame-rate migliorato nella maggior parte dei casi e di tempi di caricamento praticamente istantanei o quasi del tutto inesistenti!
Così come sulla Dashboard, anche sul nuovo Pad di Xbox, è stato svolto un lavoro più di restyling che di rivoluzione!
L’unico vero cambiamento è il nuovo tasto Share, che sicuramente semplifica di molto la possibilità di condivisione e di poter acquisire più rapidamente istantanee di foto e video. Per il resto però ci ritroveremo tra le mani lo stesso pad che abbiamo utilizzato nella scorsa generazione, con qualche rifinitura in più sul retro e sui dorsali RT ed LT, una croce direzionale presa direttamente dal design del pad Elite ed una dimensione del controller leggermente più piccola.
Se da un lato ci si poteva aspettare qualcosa di più dall’azienda di Redmond, dall’altra va anche detto che migliorare in qualche modo un pad già così solido, resistente e preciso, era davvero difficile e Microsoft ci è riuscita in modo davvero intelligente per quanto mi riguarda!
Concentrandoci invece sulla tanto chiacchierata funzione di Quick Resume, posso dire di averla trovata tanto interessante quanto non determinante, ai fini di un’esperienza di gioco next-gen!
Mi spiego meglio.
Due degli aspetti “chiave” di questa nuova generazione di console dal punto di vista puramente tecnologico, sono senza dubbio l’implementazione degli SSD, per la velocità di caricamento dei giochi e la tecnologia Ray Tracing per l’illuminazione!
Beh nel primo caso grazie agli SSD, in una gran moltitudine di situazioni, i tempi di caricamento in un gioco diventano qualcosa di irrisorio o comunque molto brevi.
Se consideriamo che il tempo medio per passare da un videogioco all’altro è di circa 8 secondi e mezzo, a conti fatti per quella che è stata per ora la mia esperienza di gioco su Series X, il Quick Resume non è una funzione che cambia totalmente il mio modo di giocare e che mi sento di elogiare in particolar modo, rispetto invece alla possibilità (anche su console) di poter giocare finalmente senza dover tenere conto di caricamenti, che a causa dei precedenti Hard Disk, iniziavano via via ad esser sempre più ingombranti!
Conclusioni finali
In definitiva Xbox Series X si presenta come una macchina tanto potente quanto discreta. Una console consapevole della sua importanza e potenza, ma che fa di tutto per cercare di non farsi notare dall’utente, quando la posizioniamo nella nostra Game Room! Il suo design è suggestivo ma mai esagerato, ogni suo istante è sinonimo di solidità, serietà e potenza.
Una sistema di gioco che ha da offrire tantissimo già ora, ma che in previsione futura, il cammino è da considerarsi ancor più roseo e ricco.
Mancano i first Party Next-gen in grado di sfruttarla a pieno in questo momento questo è vero, ma al contempo difficilmente la “Torre di Redmond” rimarrà spenta, non appena sarà tra le vostre mani!
Una macchina per giocatori esigenti, che vogliono esperienze di gioco esigenti e senza compromessi di sorta.
La Next-Gen di Microsoft inizia davvero con il piede giusto e se si pensa che siamo solo all’inizio, sono convinto che già nei prossimi mesi del 2021, grazie a tutte le acquisizioni che l’azienda di Redmond ha fatto nel corso degli ultimi anni, la qualità senza dubbio non mancherà, ma soprattutto si ha finalmente la sensazione che in questa generazione di console, le protagoniste dall’inizio alla fine, vestiranno i colori di blu… E di verde.
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