Giorno 1 – L’ingresso nel museo Nintendo
Scarico Nintendo Switch 2 Welcome Tour, curioso. Non è un gioco classico, ma un libretto interattivo. Le varie introduzioni sono guidate dagli assistenti Nintendo che mi accompagnano nelle informazioni di un museo digitale. Ogni sala è dedicata a una funzione della console: Joy-Con 2, audio 3D, touch screen, webcam, dock 4K.
Lo stile è curato, l’atmosfera rilassata. Tutto sembra pensato per mostrare la console, non per offrire un vero gameplay. È un’introduzione guidata, non un’avventura da vivere.
Giorno 2 – Prime interazioni: vibra, scatta, tocca
Entro nella sala Joy-Con. Le vibrazioni sono simulate con precisione: pallina, biglie e feedback tattili sofisticati. Poi passo al touch screen con minigiochi semplici: tracciare linee, colpire bersagli. Funzionano bene, ma durano poco. In 10 minuti ho già finito, ma per completare tutto, quiz, minigiochi e timbri nascosti, servono circa 5-6 ore.
Sono demo tecniche, non veri giochi. Il ritmo è da visita guidata, non da sfida interattiva. Però si trova un po’ di divertimento, soprattutto se si gioca in compagnia.
Giorno 3 – Le stanze “chiuse”
Alcune stanze richiedono accessori esterni: webcam USB-C, TV 4K, Pro Controller. Non li ho. Quindi restano bloccate. Anche i quiz non si attivano. Il gioco vuole che tu possieda tutto per completarlo.
Capisco il senso: testare l’hardware reale. Ma sembra più un filtro che un incentivo. E fa pensare: non poteva essere incluso gratis, come Wii Sports o Nintendo Land?
Giorno 4 – I quiz: scuola Nintendo
Ogni sala finisce con un quiz. Le domande spaziano da semplici a tecniche: “Quanti canali per l’audio surround?”, “Qual è la risoluzione massima?”. Servono per sbloccare timbri che danno accesso ad altre stanze del gioco.
Sono scritti bene ma restano marginali. Non c’è punteggio globale. Nessun confronto con altri giocatori. Sembrano pensati più per insegnare che per stimolare.
Giorno 5 – L’area online (e le sue barriere)
Provo la sala dei servizi online. Serve un abbonamento Nintendo Switch Online attivo. Solo la connessione non basta. Ancora una volta qualcosa è bloccato.
Il gioco ti ricorda più quello che ti manca, che quello che puoi fare. In un prodotto introduttivo, è una scelta discutibile. Chi si avvicina per la prima volta, potrebbe sentirsi respinto.
Giorno 6 – Tutto visto, l’interesse cala
Ho già visto tutto: demo, quiz, timbri da ottenere. Non ci sono livelli nascosti o modalità extra.
L’esperienza resta lineare. I minigiochi sono piacevoli, ma non lasciano niente. Sono semplici dimostrazioni, non veri giochi. La parte tecnica è più interessante del gioco stesso.
Giorno 7 – Bilancio finale
Ho speso 10 euro per un prodotto che sembra un museo interattivo, non un videogioco. L’esecuzione è buona, il design piacevole. Ma resta un’esperienza educativa, non ludica. Un tour tecnico che informa più che intrattenere.
Ci si diverte? A tratti, sì. Ma tutto si esaurisce in fretta. E l’accesso a molti contenuti è bloccato senza accessori extra. Non è per tutti. Nintendo stavolta ha scelto di vendere ciò che una volta regalava.
Giudizio personale
Consigliato a: curiosi, nuovi utenti, collezionisti Nintendo con hardware completo.
Sconsigliato a: chi cerca un gioco vero, chi ha già familiarità con Switch 2, chi non ama contenuti bloccati.